SIAMO DONNE, oltre alla cura c’è di più

Caterina Giannitto e Paola Bibbò

Uno degli obiettivi chiave nella cura del cancro è migliorare la qualità di vita del Paziente, implementando un approccio terapeutico multidisciplinare. È ormai opinione diffusa nella comunità medica che sia necessario curare il paziente in tutti gli aspetti della malattia. Le più importanti società oncologiche, l’American Society of Clinical Oncology e la European Society for Medical Oncology, hanno stabilito l’importanza di un approccio integrale alla malattia, trattandola da un punto di vista biologico, psicologico e sociale.
Il cancro ed i trattamenti portano a cambiamenti nell’ aspetto fisico delle pazienti. Durante il percorso di cura, le donne provano disagio per le trasformazioni del proprio corpo. Pertanto, diventa imperativo prestare maggiore attenzione al benessere psico-fisico al fine di migliorare la qualità di vita durante il trattamento.

Paola ha lottato contro un tumore dell’orofaringe che dopo la diagnosi ha richiesto un trattamento chemio e radioterapico. La battaglia contro l’avversario e gli effetti collaterali delle terapie l’hanno messa a dura prova non solo sotto il punto di vista fisico ma anche psicologico. Con la sua esperienza, vuol farsi portavoce dei bisogni che vanno oltre la cura, bisogni che spesso restano inespressi per timore del giudizio negativo da parte dei professionisti.
In questi momenti la donna ha bisogno di sentirsi ancora più confortata e coccolata e la cura di sé può anche regalare relax e benessere. Durante la malattia ci si sente diverse. Per garantirsi la giusta dose di bellezza cosa si può fare? Tutti i trattamenti sono consentiti? La risposta è no. Alcuni sono certamente consigliati, ma per altri invece si deve aspettare di finire le cure.
Paola ha cercato di rispondere a queste domande, chiedendo consigli ai suoi medici di riferimento, il Dott. Ciro Franzese, radioterapista, ed il Prof. Giuseppe Mercante ,chirurgo otorinolaringoiatra.

La cura del viso
La pelle del viso va nutrita ogni giorno. Quali prodotti di skincare si possono applicare durante il trattamento? “Il trattamento radioterapico può causare arrossamento, vescicole, edemi, desquamazione, fino all’ulcerazione vera e propria della cute”, spiega il Dott. Franzese. Per questo ,generalmente, alle Pazienti viene consigliato di seguire una semplice routine di cura della pelle che preveda l’uso di un sapone delicato per la detersione. Si sconsigliano creme o unguenti idratanti prima di una sessione di trattamento. Subito dopo il trattamento e durante la notte, si raccomanda idratazione con creme a base di betaglucano o il gel di aloe vera che possono essere acquistati presso la maggior parte delle farmacie. Bisogna evitare di usare altre creme per la pelle che non siano raccomandate dal team di cura. Sicuramente, non vanno utilizzati trucco, profumi, ciprie nell’area da trattare. Inoltre, anche in inverno, attenzione al sole. Vanno dunque scelti prodotti che contengano un fattore di protezione dai raggi solari > di 30. Sono sconsigliate la depilazione sul volto e l’esposizione a temperature estremamente calde o fredde ( vasche idromassaggio, piastre riscaldanti e impacchi di ghiaccio).

Tinta ai capelli: si o no?
Anche i capelli risentono dell’azione delle terapie oncologiche e rimane il problema dei capelli bianchi. Il Dott. Franzese consiglia di utilizzare solo prodotti naturali prima del trattamento ed evitare l’uso di perossidi, tinte o permanenti che possono irritare il cuoio capelluto e causare rotture. Dopo il trattamento del cancro, si dovrebbero scegliere prodotti naturali, come un henné o una tintura a base vegetale, o comunque senza ammoniaca.

Il valore di un sorriso: le cure odontoiatriche
Il trattamento radioterapico può causare infiammazione della mucosa della bocca con sensazione di secchezza orale o riduzione netta della salivazione. Di conseguenza, una bocca asciutta rende più difficili la masticazione, deglutizione e fonazione. Poca saliva, inoltre, provoca una modifica del trofismo orale e intacca la flora batterica orale, favorendo invece lo sviluppo della carie e della candida. Prima di iniziare il trattamento si effettua una valutazione odontoiatrica per identificare i denti e le cure dentarie necessarie.” Le estrazioni dentarie pre-radiazione dovrebbero essere eseguite 15-21 giorni prima dell’avvio della radioterapia per evitare il rischio di osteoradionecrosi, cioè la perdita di vitalità dell’ osso dopo il trattamento radioterapico. Tutti i principali interventi chirurgici dovrebbero essere eseguiti 4-6 settimane prima dell’inizio della radioterapia”, raccomanda il Prof. Mercante. Durante il trattamento radiante, il Dott. Franzese suggerisce di utilizzare uno spazzolino a setole morbide oppure sciacquare lo spazzolino in acqua calda ogni 10–30 secondi per ammorbidire le setole se necessario, di utilizzare un risciacquo antibatterico ed un dentifricio al fluoro dal gusto delicato, non aromatizzante perché può irritare la bocca (soprattutto l’aroma di menta). Durante il trattamento può essere d’aiuto effettuare degli sciacqui con acqua, sale e bicarbonato. Dovrebbero essere evitati cibi che determinano il rischio di carie.

Trattamenti estetici: filler e botulino
La chemioterapia e la radioterapia colpiscono non solo le cellule tumorali ma anche le cellule del tessuto cutaneo e sottocutaneo. Il dimagrimento riduce il tessuto adiposo del viso e lo rende sicuramente più magro e spento. Una paziente, dopo aver superato le fasi più difficili, spera di ritornare al più presto al suo precedente aspetto e di potersi guardare allo specchio senza più intravedere i segni della malattia e della sofferenza sul proprio viso. Sentirsi belli migliora l´umore, l’autostima e gli aspetti psico-relazionali, allontanando la depressione e la paura di sentirsi irrimediabilmente cambiati. Ecco che la medicina estetica del viso può aiutare a ridare volume alle zone che hanno sofferto una perdita di tessuto.
“Nel trattamento dei malati di cancro è necessario adottare le stesse precauzioni che usiamo per gli altri pazienti, ponendo particolare attenzione alla presenza di immunosoppressione, alla persistenza di complicanze cutanee e alle interazioni con le terapie esistenti. Dato l’aumentato rischio di infezioni in questi pazienti, sarà necessario garantire la massima asepsi”, sottolinea il Prof. Mercante.
Tuttavia, va tenuto presente che alcuni filler possono creare problemi interpretativi durante l’esecuzione di esami strumentali. La principale controindicazione alle iniezioni di filler è rappresentata dai pazienti con infezioni in corso o non immunocompetenti. Particolare attenzione va riservata ai pazienti ad alto rischio di osteonecrosi. Pertanto,” è molto importante comunicare al proprio chirurgo la decisione di ricorrere all’ uso dei filler per valutare insieme i rischi ed i benefici”, raccomanda il Professore.
Per quanto riguarda la tossina botulinica, fino ad oggi si sa poco sull’uso nei pazienti oncologici. Tuttavia, le iniezioni potrebbero essere utili per trattare condizioni causate dal cancro e le conseguenze del suo trattamento (chirurgia, chemioterapia, radioterapia) come asimmetrie, alterazioni funzionali, invecchiamento precoce, spasticità, iperidrosi, discinesie e dolore. L’iniezione di tossina botulinica è raramente offerta come possibilità ai malati di cancro a causa del timore di complicazioni.

Rituali di benessere: i massaggi
Un rituale di benessere regala momenti piacevoli e permette di abbandonarsi completamente. Le donne in trattamento però non possono fare tutti i tipi di massaggi durante il trattamento. Il Prof. Mercante, rassicura le pazienti spiegando che il massaggio non diffonde il cancro ed il massaggiatore non è esposto alle radiazioni se tratta un paziente sottoposto a radioterapia. “Se le pazienti stanno assumendo farmaci come oppiacei o hanno linfedema, è necessario prestare attenzione alla pressione, alle tecniche e alla durata del trattamento in modo da non sovraccaricare il paziente o danneggiare i tessuti che hanno un sistema di drenaggio linfatico scadente. Si consiglia di rivolgersi a fisioterapisti certificati e di valutare l indicazione al massaggio con il radioterapista ed il chirurgo”, sottolinea il Professore.

Siamo donne, oltre la cura, in questi momenti, manteniamo il bisogno di guardarci allo specchio e vederci belle per affrontare la vita con altri occhi, ritrovare sensazioni perdute e sorridere. Non mancate dunque di chiedere informazioni ai vostri medici che hanno disposizione i mezzi per aiutarvi a sentirvi a vostro agio anche in queste fasi di cambiamento.